Al Sicam 2019, Schwinn presenta la sua nuovissima maniglia che riprende il motivo dell’intreccio „viennese“, ovvero la classica copertura della sedia da Caffè. L’acciaio gli conferisce stabilità per un uso elegante e prezioso in cucina o nella zona giorno.
La cosiddetta „trama viennese“ è stata sviluppata intorno al 1850 da Michael Thonet, al fine di conferire al fascino del Caffè viennese la propria particolarità. L’intreccio sta tornando nel campo della costruzione di mobili. E questo va ben oltre ad una nuova edizione della sedia in legno curvato. Superfici di tavoli, paraventi, lampade o frontali di mobili si presentano di nuovo con fibre naturali intrecciate a nido d’ape. Grazie alla sua abilità ed alla sua precisione, Schwinn è stata in grado di implementarlo in una maniglia in acciaio. L’aspetto funzionale conserva ancora il suo significato estetico e culturale.
La base dell’elaborata tecnica dell’intrecciatura, la cui origine risale probabilmente a 4000 anni fa, in cui sottili strisce di Rattan sono allungate in quattro direzioni, su due strisce longitudinali, due trasversali e due diagonali. Il designer di Schwinn, Rüdiger Wolf, ha ampliato graficamente la treccia ottagonale in una struttura monistica per l’attuale uso della Schwinn. Questo consente di utilizzare la maniglia, disponibile in due forature da 32 e da 160 mm, in una varietà simmetrica in senso rotazionale.
La nuova maniglia con „intreccio viennese“ è adatta per frontali fino ad uno spessore massimo di 19 mm, con montaggio dalla parte posteriore. Il materiale può essere galvanizzato, verniciato a polvere e all’acqua. Non ci sono limiti di finiture. Per il SICAM, la Schwinn presenta varianti di finitura in acciaio inossidabile, nero opaco e oro opaco.
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